«Siamo giunti alla conclusione che dobbiamo concentrarci maggiormente sul nostro core business», afferma Michael Müller, CEO della Baloise, citato nella relazione annuale pubblicata martedì.

Ciononostante, l'azienda renana offrirà ai suoi azionisti un aumento della remunerazione sotto forma di un dividendo di 30 centesimi a 7,70 franchi per azione.

Il volume d'affari è sceso dello 0,9% a 8,62 miliardi di franchi. Il risultato operativo è sceso del 6,0% a 344,4 milioni e l'utile netto attribuibile agli azionisti del 3,3% a 239,6 milioni. Le perdite eccezionali già menzionate alla fine dello scorso anno hanno ridotto l'utile ante imposte di poco più dei 200 milioni stimati all'epoca.

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Il risultato operativo del segmento danni si è ridotto di quasi un terzo, a 178 milioni, un calo in parte compensato da un aumento di oltre un terzo del risultato operativo del segmento vita, a 134 milioni. Il loss ratio si è ridotto marginalmente al 92,0%, rispetto al 92,9% del 2022.

Il patrimonio netto si è attestato a fine dicembre a 3,25 miliardi di franchi, rispetto ai 3,41 miliardi di franchi di dodici mesi prima.

Ambizioni ridimensionate

La performance ha deluso le aspettative degli analisti a tutti i livelli.

Nella gestione patrimoniale, i patrimoni dei clienti esterni sono aumentati di quasi un quinto, raggiungendo i 2,4 miliardi di franchi svizzeri. L'eccedenza del segmento è aumentata di un quarto a 82,3 milioni di franchi svizzeri, in particolare grazie alle attività bancarie rinvigorite dall'aumento dei tassi d'interesse.

Al 1° gennaio, l'indice di solvibilità (SST) era ancora stimato al 210%, rispetto al 230% di dodici mesi prima.

Senza entrare nel merito delle prospettive quantificate per l'anno in corso, il management conferma l'obiettivo di generare liquidità per 2 miliardi di franchi nel periodo 2022-2025. È stato invece abbandonato l'obiettivo di acquisire 1,5 milioni di nuovi clienti entro tale data. Alla fine del 2023, l'azienda avrà solo 227.000 clienti in più.

Anche l'obiettivo di un valore di 1 miliardo per le «iniziative innovative» è stato abbandonato, così come il loro contributo di 350 milioni alle vendite. (awp/hzi/ps)