Il 12,5 per cento presentava errori o imprecisioni ed è stato respinto, facendo così risparmiare 124 milioni di franchi di spese di cura. Questo importo va a beneficio degli assicurati Suva sotto forma di riduzione dei premi.

I costi del settore sanitario sono in costante aumento. Lo stesso vale per le spese di cura, ovvero i costi delle prestazioni mediche e terapeutiche destinate alle persone infortunate. Nel 2024 la Suva ha pagato 1,26 miliardi di franchi di spese di cura, ossia circa 3,5 milioni di franchi al giorno.

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Grazie a una gestione attiva delle spese di cura la Suva tiene sotto controllo i costi e tutela i suoi assicurati evitando spese ingiustificate, senza compromettere la qualità delle prestazioni, sia nell’assistenza medica sia nelle terapie e nella riabilitazione dopo un infortunio. La misura più importante a tale scopo è un controllo sistematico delle fatture.

«Nel controllare le fatture verifichiamo se le disposizioni di legge sono state rispettate» spiega Michael Widmer, capo team Spese di cura alla Suva. «Le convenzioni tariffali stabiliscono con precisione il costo di ogni singola prestazione. Verifichiamo se i costi addebitati coincidono con le prestazioni fornite e se le cure sono davvero correlate all’infortunio».

Dei 2,7 milioni di fatture verificate, il 12,5 per cento è stato respinto

Lo scorso anno la Suva ha ricevuto e verificato 2,7 milioni di fatture mediche e ospedaliere, di cui 337 000 (ossia il 12,5 per cento) presentavano errori o imprecisioni e sono state respinte. «La stragrande maggioranza dei medici, degli ospedali nonché delle terapiste e dei terapisti fattura correttamente» sottolinea Michael Widmer. «La maggior parte delle fatture respinte ha riguardato emissioni doppie, prestazioni conteggiate in modo errato o non assicurate, casi già chiusi nonché, sporadicamente, prestazioni che non erano nemmeno state fornite».

Grazie al controllo completo delle fatture è stato possibile risparmiare 124 milioni di franchi, 19 milioni in più rispetto all’anno precedente. Questa somma va a beneficio di tutti gli assicurati della Suva la quale, infatti, non persegue scopi di lucro e restituisce loro i risparmi e le eccedenze sotto forma di riduzione dei premi. Senza il controllo delle fatture, i premi per le aziende assicurate alla Suva sarebbero superiori in media di circa il 3 per cento.

Elaborato automaticamente il 75 per cento delle fatture

Nella verifica delle fatture, individuo e macchina lavorano fianco a fianco. Le fatture delle spese di cura pervenute alla Suva vengono controllate automaticamente dal sistema. Se è tutto a posto, viene autorizzato il loro pagamento. Se invece il sistema individua errori o irregolarità, le fatture vengono inoltrate alle specialiste e agli specialisti in spese di cura, che sulla base delle loro conoscenze tecniche decidono se pagarle o se rispedirle agli emittenti per la relativa correzione. La quota complessiva di fatture elaborate in automatico è del 75 per cento e i processi di automatizzazione vengono costantemente ottimizzati.

Collaborazione collegiale per efficienza, qualità e costi equi

Nell’ambito della gestione delle spese di cura, la Suva punta su una collaborazione collegiale con medici, ospedali nonché terapiste e terapisti e offre vari strumenti di supporto, tra cui figurano servizi online per uno scambioelettronico di dati e informazioni semplice e sicuro, moduli di fatturazione e standard uniformi, nonché consulenza sull’applicazione delle tariffe. «La gestione delle spese di cura della Suva è uno strumento basato sulla collaborazione che garantisce efficienza, qualità e costi equi, a vantaggio di tutti» sottolinea Michael Widmer.

Anche l’attuale campagna «Costi sotto controllo», presente fino al 19 ottobre 2025 su suva.ch e sui canali online della Suva, richiama l’attenzione sulla collaborazione collegiale per una gestione efficace delle spese di cura. (Suva/hzi/ps)