Delle 41'000 persone che hanno concluso il processo d’integrazione professionale, circa il 60 per cento è stato assunto o ha recuperato la capacità al guadagno. È quanto mostrano le ultime cifre pubblicate in data odierna dall’Ufficio federale delle assicurazioni sociali.
L’assicurazione invalidità (AI) sostiene le persone con problemi di salute nell’integrazione nel mercato del lavoro. Conformemente al principio «priorità dell’integrazione sulla rendita», il diritto a una rendita viene esaminato soltanto dopo l’esaurimento di tutte le possibilità d’integrazione.
Ampliamento degli strumenti per l’integrazione professionale
Le ultime revisioni di legge del 2008, 2012 e 2022 hanno posto maggiormente l’accento sull’integrazione. Il Consiglio federale e il Parlamento hanno ampliato in modo mirato gli strumenti per l’integrazione (v. riquadro), in particolare le possibilità d’intervento tempestivo con la 5a revisione AI nel 2008. L’obiettivo è di poter reagire per tempo ai problemi di salute, fintantoché una persona si trova ancora nel processo lavorativo. In tal caso si ha la maggiore probabilità in assoluto di evitare un’invalidità.
Per gli assicurati con malattie psichiche o altre infermità croniche, che a seconda delle circostanze non possono integrarsi rapidamente a causa di motivi di salute, sono ormai disponibili strumenti efficaci grazie all’introduzione dei provvedimenti di reinserimento nel 2008 e al loro successivo ampliamento nel 2022.
Questo riorientamento verso l’integrazione professionale è risultato efficace. Il numero delle persone che hanno partecipato a provvedimenti d’integrazione è costantemente aumentato negli ultimi anni: nel 2024 sono state oltre 57'700, ovvero 1900 in più rispetto al 2023 e il triplo rispetto al 2008. Le spese hanno raggiunto 892 milioni di franchi nel 2024 (2023: 886 mio.). Inoltre, 35 100 persone hanno beneficiato di indennità giornaliere, per spese complessivamente pari a 724 milioni di franchi.
Nuove richieste di prestazioni nel 2023
Nel 2023 a inoltrare una nuova richiesta per un provvedimento d’integrazione professionale o una rendita all’AI sono state circa 61'700 persone di età compresa tra 15 e 63/64 anni, ovvero 2942 in più rispetto al 2022. Poiché i dati vengono calcolati con un anno di ritardo, al momento sono disponibili solamente quelli relativi al 2023.
Compito dell’AI: ripristinare la capacità al guadagno
Nel 2024 circa 41'000 persone hanno concluso il processo d’integrazione professionale. Di queste, il 46 per cento ha potuto essere assunto nel mercato del lavoro primario e un ulteriore 15 per cento ha recuperato l’idoneità all’integrazione nel mercato del lavoro primario ma non era ancora stato assunto. Per circa il 37 per cento l’integrazione professionale non è stata (ancora) possibile per varie ragioni. Le cifre sono praticamente invariate rispetto all’anno precedente.
Situazione un anno dopo la conclusione
Il monitoraggio dell’AI fornisce dati sulla situazione delle persone un anno dopo la conclusione del provvedimento d’integrazione. Nel 2022 circa 21'700 persone hanno concluso il processo d’integrazione professionale. Il 60 per cento di esse ha potuto conseguire un reddito un anno dopo, contro il 55 per cento nel 2021.
Causa principale dell’invalidità: malattie psichiche
Nel complesso, nel 2024 le malattie psichiche erano la causa dell’invalidità in poco più della metà dei casi di beneficiari di provvedimenti d’integrazione professionale (53 %), seguite dalle malattie delle ossa e degli organi locomotori (15 %), dalle infermità congenite (11 %) e dagli infortuni (9 %). Rispetto al 2023 la composizione non ha subìto variazioni significative.
L’integrazione professionale da parte dell’AI
Vi sono quattro gruppi di provvedimenti d’integrazione professionale:
- consulenza e accompagnamento: nell’ambito della gestione dei casi, l’ufficio AI fornisce consulenza e accompagnamento all’assicurato ed eventualmente al suo datore di lavoro;
- provvedimenti d’intervento tempestivo: adeguamenti del posto di lavoro, corsi di formazione, collocamento, orientamento professionale, riabilitazione socioprofessionale, provvedimenti di occupazione, consulenza e accompagnamento;
- provvedimenti di reinserimento per preparare all’integrazione professionale;
- provvedimenti professionali: orientamento professionale, prima formazione professionale, riformazione professionale, collocamento, lavoro a titolo di prova, fornitura di personale a prestito, assegno per il periodo d’introduzione, indennità per sopperire all’aumento dei contributi e aiuto in capitale.
Il rapporto Integrazione professionale da parte dell’assicurazione invalidità: panoramica dell’attività d’integrazione nel 2024 è disponibile sul sito Internet dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali: Integrazione nel mercato del lavoro (in fondo alla pagina sotto «Documenti»). (admin.ch/hzi/ps)