Il colosso riassicurativo con sede a Zurigo ha beneficiato in particolare di un rendimento del capitale proprio (ROE) migliorato di quasi due punti percentuali (pp) al 22,4%, mentre il rendimento degli investimenti è salito di circa 40 punti base (bp) al 4,4%. Secondo i risultati intermedi pubblicati venerdì, la redditività ha beneficiato anche di effetti fiscali favorevoli.

Il ramo Danni ha risentito di un'impennata delle attività legate a catastrofi naturali e non, in parte compensata dai proventi della vendita di una quota di minoranza. A metà marzo, l'azienda di Zurigo ha annunciato la vendita della sua partecipazione del 10% nell'assicuratore canadese Definity Financial, per l'equivalente di 457 milioni di dollari.

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L'utile netto dell'unità è sceso di appena il 5% a 527 milioni, mentre i ricavi si sono ridotti di un decimo a 4,47 miliardi. Il combined ratio è peggiorato di 1,3 pp all'86,0%.

Variazioni dei coefficienti

Le scadenze dei contratti, le retrocessioni e gli effetti base hanno pesato sul fatturato del ramo Vita e Salute (L&H), che è sceso del 15% a 4,06 miliardi. Gli utili sono comunque aumentati del 7% a 439 milioni e la divisione ha rinnovato il suo obiettivo di 1,6 miliardi per l'intero anno.

I ricavi di Corporate Solutions (CorSo) sono scesi del 4% a 1,76 miliardi, mentre l'utile netto è salito del 7% a 208 milioni, grazie a un miglioramento di 1,5 pp del combined ratio all'88,4%.

Le eccedenze a livello di gruppo hanno superato ampiamente le aspettative degli analisti consultati da AWP, che non si aspettavano certo un calo dei ricavi. I rapporti combinati P&C e CorSo sono risultati leggermente migliori del previsto.

Il management non si azzarda a fornire una previsione quantificata per l'intero esercizio in corso a livello di Gruppo. Sottolinea tuttavia il successo della tornata di rinnovi contrattuali P&C di aprile, che ha aumentato il volume dei premi in scadenza di quasi il 3% a 2,2 miliardi, a fronte di un aumento dei prezzi di circa l'1,5%. (awp/hzi/ps)